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Il Manifesto

Siamo vignaioli, contadine e contadini, ristoratrici e ristoratori, allevatrici e allevatori, che hanno scelto di mantenere un rapporto quasi intimo con il territorio che abitano, in cui seminano e allevano, in cui lavorano, rispettandone l’ambiente attraverso pratiche genuine, i tempi e la stagionalità, il lavoro che quotidianamente affrontiamo.

Ci siamo incontrate sulle pratiche di ogni giorno tra i filari delle vigne, nei campi, tra gli animali e nelle cucine dei ristoranti, attorno ad un tavolo abbiamo creato sinergie e le vogliamo condividere.

Abbiamo una data da proporre alla città: 26 novembre, e sarà domenica.

Come ogni domenica, nei nostri ricordi, è il giorno del pranzo in famiglia: il nostro vuol essere “il pranzo” di una famiglia allargata, quella famiglia che incontriamo e giornalmente e che quella domenica si conoscerà e ci conoscerà più a fondo tra assaggi di ottimi vini e buon cibo.

Ma “Viniamo Facenno”: materie prime di qualità, piccole produzioni umbre, rispetto del territorio e attenzione alle fasi di produzione e trasformazione, negli spazi dell’Istituto Tecnico Tecnologico Allievi-Sangallo di Terni.

La scelta di una scuola perché luogo di cultura, formazione e socialità.
L’istituto tecnico tecnologico è lo spazio della formazione industrializzata (e industrialista), dove la tecnologia viene messa in opera per la progettazione di macchinari ed utensili volti alla produzione, nei laboratori trovano spazio torni, forni e presse, impiantistica elettrica ed idraulica, lo studio della chimica e dei suoi preparati, l’informatizzazione di processi che gestiscano, coordinino, regolino e processino vari aspetti di vita quotidiana; in maniera più generale quanto incontriamo, usiamo, e sfruttiamo anche, nelle nostre giornate.

Quei laboratori costruiti negli anni ‘50 del secolo scorso racchiudono progetti, promesse e speranze, di molte persone che li hanno attraversati e continuano a farlo, aprirli alla città è un fatto storico sopratutto decontestualizzandoli per un giorno, rendendoli protagonisti degli allestimenti che vi verranno fatti da coloro che ne hanno usato e ne usano i prodotti.

La campagna in ogni suo aspetto fa quotidianamente i conti con quegli strumenti, vuoi nei campi, nelle vigne o nei laboratori agricoli, nelle cucine e nella gestione dei ristoranti, altrettanto, e la contaminazione che ne deriva può essere solo da stimolo reciproco a contribuire, a migliorarsi, a progredire, a riflettere.

I laboratori di elettronica saranno lo spazio in cui incontrare e conoscere i vignaioli, quello di macchine utensili farà da cornice alle produzioni agricole, le aule della logistica lo saranno per i ristoratori.

Coltivazioni e trasformazioni biologiche, biodinamiche, naturali, avvolgeranno un contesto industriale portando consumatori responsabili, appassionati o curiosi a conoscere scelte alimentari ed economiche di piccola piccolissima scala.
Una scelta rispettosa verso ambiente, territorio e stagionalità è quantomai necessaria oggi.

Quattro ristoranti la hanno fatta propria da tempo, seppur nelle differenze culinarie di ognuno e domenica 26 prepareranno un menù ad 8 mani: troverete una box composta di quattro offerte differenti, si potrà scegliere inoltre un’opzione vegetariana ed una dedicato a bambine e bambini, in cui i prodotti del territorio vengono valorizzati nelle lavorazioni, in un numero limitato per evitare sprechi.

Oltre 40 cantine condiranno tutto questo offrendo assaggi dei loro vini, descrivendone la storia, come e dove viene prodotto, racconti necessari per incontrarne unicità e sapori. Ci saranno, inoltre, due momenti su prenotazione in cui le degustazioni enotiche verranno guidate da giornalisti enogastronomici locali per comprenderne a fondo profumi, aromi e sapori.

Una decina di realtà agricole condivideranno esperienze e prodotti, dalle farine ai formaggi, dai legumi agli ortaggi, permettendo così l’accesso a prodotti di qualità a tutti.

Personale scolastico, insegnati, studentesse e studenti saranno al nostro fianco durante tutta la giornata, potranno descrivere macchinari e laboratori, corsi di studio, e perché no, individuare, confrontandosi, nuove progettazioni.
Non resta che a voi esserci, conoscerci e godervi la giornata.
Ora “Viniamo facenno” e che sia solo la prima di una lunga contaminata collaborazione!

“Siamo vignaioli, contadine e contadini, ristoratrici e ristoratori, allevatrici e allevatori, che hanno scelto di mantenere un rapporto quasi intimo con il territorio che abitano, in cui seminano e allevano, in cui lavorano, rispettandone l’ambiente attraverso pratiche genuine, i tempi e la stagionalità, il lavoro che quotidianamente affrontiamo.”